Agrigento, 10 febbraio 2025 – Correva l’anno 2020 quando l’amministrazione comunale, con il neoeletto sindaco Francesco Miccichè, annunciava il rilancio del porticciolo turistico di San Leone. “Agrigento non sarà più soltanto Valle dei Templi, ma anche turismo nautico, con tutto quello che ne consegue per il territorio”, dichiarava il primo cittadino, promettendo investimenti e ampliamenti per trasformare l’area in un polo di sviluppo turistico.

Oggi, dopo cinque anni di immobilismo, il sogno del turismo da diporto si è infranto contro la dura realtà dei fatti: il porto turistico di San Leone è praticamente inutilizzabile. L’ordinanza emessa dalla Capitaneria di Porto di Porto Empedocle, datata 4 febbraio 2025, ha disposto l’interdizione al transito di unità navali nella porzione di ponente dello specchio acqueo all’imboccatura del porto. Il motivo? Un grave insabbiamento del fondale che ha reso l’area impraticabile e pericolosa per la navigazione.

Dalla speranza alla paralisi

Nel 2020, l’amministrazione comunale aveva deliberato la partecipazione al programma “Italia City Branding 2020” promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, con l’obiettivo di attrarre finanziamenti per il rilancio del porticciolo turistico. Ma a distanza di anni, la situazione è rimasta immutata, se non addirittura peggiorata.

I rilievi batimetrici condotti tra il 27 e il 28 gennaio 2025 hanno evidenziato un progressivo interrimento dell’imboccatura del porto, con un notevole restringimento della zona navigabile. La Capitaneria ha quindi stabilito il divieto di transito e ormeggio per le unità navali, consentendo l’accesso solo a imbarcazioni con immersione non superiore ai 3,80 metri e con severe restrizioni sulla velocità e la manovrabilità.m_inf.A49E478.REG_CPEMP_ORDINANZE(R).0000002.04-02-2025

Il turismo nautico dimenticato dall’amministrazione

Questa situazione rappresenta un fallimento per l’amministrazione Miccichè, che aveva fatto della riqualificazione del porticciolo uno dei punti chiave del suo programma elettorale. I diportisti si trovano ora di fronte a una struttura abbandonata a sé stessa, incapace di garantire servizi adeguati e ormai esclusa dai circuiti turistici diportistici.

L’insabbiamento del porto non è un fenomeno nuovo: da anni le associazioni locali e i circoli nautici segnalano il problema, chiedendo interventi di dragaggio e manutenzione per mantenere l’accessibilità dello scalo. Ma nulla è stato fatto, e oggi Agrigento si trova a perdere un’importante occasione di sviluppo economico e turistico.

Agrigento merita di più

Mentre altre città investono in infrastrutture portuali e strategie di sviluppo turistico, Agrigento rimane ferma, prigioniera di un’amministrazione che continua a disattendere le proprie promesse. Il porticciolo di San Leone avrebbe potuto rappresentare un’opportunità per la crescita economica del territorio, ma l’assenza di pianificazione e di investimenti lo ha condannato all’abbandono.

I cittadini e gli operatori del settore nautico meritano risposte concrete: è giunto il momento di chiedere conto all’amministrazione di quanto promesso e mai realizzato. Agrigento non può più permettersi di perdere occasioni di sviluppo per colpa di una gestione politica miope e inefficiente.

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