Acqua pubblica salva: Forza Italia ritira l’emendamento sulla privatizzazione

La battaglia per l’acqua pubblica ha segnato un importante successo in Parlamento. Forza Italia, dopo un lungo dibattito in Commissione Ambiente del Senato, ha ritirato l’emendamento che avrebbe permesso l’ingresso di capitali privati nelle società in house incaricate della gestione delle risorse idriche. La proposta, a firma del senatore Adriano Paroli (FI), aveva ottenuto il parere favorevole del governo, ma le opposizioni compatte e le pressioni della società civile hanno impedito il suo avanzamento.

La decisione di ritirare l’emendamento è arrivata dopo ripetuti accantonamenti e discussioni in commissione. I relatori hanno scelto di rinunciare a ulteriori scontri per consentire un’accelerazione sul voto del decreto ambientale, previsto per venerdì nell’Aula della Camera.

Le opposizioni festeggiano: “L’acqua pubblica è salva”

Le opposizioni hanno accolto con soddisfazione il ritiro dell’emendamento, definendolo una vittoria per la tutela dell’acqua come bene comune. Peppe De Cristofaro, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra (Avs) e presidente del gruppo Misto al Senato, insieme alla senatrice Aurora Floridia (Avs), ha sottolineato il significato di questo risultato. “L’acqua deve rimanere un bene comune, sottratto alle logiche di mercato e tutelato come diritto universale”, hanno dichiarato. “Noi continueremo a batterci per difenderla e vigileremo affinché governo e destra non ci riprovino”.

Anche il Partito Democratico ha celebrato il risultato. Nicola Irto, capogruppo Pd nella Commissione Ambiente, ha ribadito con forza: “Abbiamo vinto. L’acqua pubblica non si tocca”.

Una battaglia che coinvolge milioni di cittadini

Il ritiro dell’emendamento rappresenta una significativa affermazione delle ragioni dei milioni di italiani che, nel referendum del 2011, hanno espresso chiaramente la volontà di mantenere l’acqua pubblica e al di fuori delle logiche di mercato. Il tentativo di introdurre privatizzazioni nel settore idrico è stato respinto grazie alla determinazione delle opposizioni e al sostegno di chi considera l’acqua un diritto inalienabile.

Un monito per il futuro

Il risultato ottenuto è un chiaro segnale per il governo e la maggioranza: il tema dell’acqua pubblica è una linea rossa che non può essere oltrepassata. Le associazioni, i cittadini e i rappresentanti delle opposizioni promettono di continuare a vigilare affinché non vengano riproposti ulteriori tentativi di privatizzazione.

In Sicilia, dove le risorse idriche rappresentano un tema cruciale, questa vittoria assume un significato ancora più forte. La tutela dell’acqua pubblica resta un impegno fondamentale per garantire giustizia sociale e sostenibilità ambientale.

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