Non accennano a placarsi i disordini all’interno del carcere “P.Di Lorenzo” di contrada Petrusa ad Agrigento, dove la situazione sembra essere sempre più fuori controllo. Nei giorni scorsi, quattro detenuti catanesi hanno distrutto un intero reparto quello  del “transito” e appiccato un incendio all’interno del reparto, causando ulteriori danni a una struttura già messa a dura prova da anni di difficoltà operative. Fortunatamente, l’intervento tempestivo degli Agenti Penitenziari ha evitato che qualcuno rimanesse ferito, ma l’episodio è solo l’ultimo di una serie di eventi che stanno logorando il personale in servizio.

Secondo quanto dichiarato dal sindacato Sappe, la situazione nel carcere agrigentino è ormai insostenibile. Gli Agenti della Polizia Penitenziaria, costretti a turni interminabili e a fronteggiare continue variazioni di servizio, sono stanchi e demoralizzati. “Riposi cancellati, aggressioni al personale da parte dei detenuti e la richiesta di vigilare contemporaneamente su più postazioni senza una chiara distinzione dei ruoli hanno portato il reparto di Polizia Penitenziaria del “Di Lorenzo” di contrada Petrusa a un punto di decadenza inarrestabile,” denuncia il Sappe in una nota.

L’arrivo di una nuova governance aveva alimentato qualche speranza di cambiamento, ma la realtà racconta una storia diversa. La carenza di personale, un problema cronico della struttura, continua a gravare in modo insopportabile sugli agenti, che nonostante tutto cercano con grande spirito di sacrificio di onorare il loro lavoro. L’estate, che ha aggiunto ulteriori difficoltà a un quadro già complesso, volge al termine, ma i problemi al “Di Lorenzo” non fanno che aumentare.

In segno di protesta e per sensibilizzare le autorità competenti, il sindacato Sappe ha organizzato un sit-in che si terrà il 21 settembre davanti alla prefettura di Agrigento. Sarà un’occasione per dare voce al personale, che ogni giorno affronta situazioni di estrema difficoltà con dedizione e professionalità, ma che ora chiede con forza che vengano adottati provvedimenti urgenti per migliorare le condizioni di lavoro e garantire la sicurezza all’interno del carcere.

L’intervento del sindacato e la mobilitazione prevista sono un chiaro segnale della gravità della situazione, che non può più essere ignorata. Il sacrificio e la dedizione del personale del “Di Lorenzo” meritano un’attenzione immediata, per evitare che la situazione degeneri ulteriormente. Per aggiornamenti sulla vicenda e per conoscere l’esito del sit-in di protesta, continuate a seguire Report Sicilia.

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