Agrigento, Capitale Italiana della Cultura 2025, torna al centro dell’attenzione non solo per gli eventi culturali programmati ma anche per le polemiche legate a una controversa attribuzione artistica. Un dipinto esposto nella città siciliana, presentato come opera del celebre maestro rinascimentale Pietro Vannucci, noto come il Perugino, sta alimentando un acceso dibattito tra critici ed esperti d’arte.
Un’opera al centro della controversia
L’attribuzione del dipinto al Perugino è stata promossa dal sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, che ha fortemente sostenuto la paternità dell’opera senza il consenso unanime della comunità scientifica. Secondo quanto riportato da Dagospia, l’opera è stata inserita nel circuito espositivo di Agrigento in occasione dell’anno da Capitale della Cultura, ma le modalità con cui è stata riconosciuta come autentica hanno sollevato numerosi dubbi.
La città, che avrebbe dovuto puntare su una programmazione culturale in grado di celebrare il proprio patrimonio unico e valorizzare al meglio i fondi pubblici stanziati, si trova ora coinvolta in un caso che rischia di oscurare le iniziative in corso.
Perugino o no? Il dibattito continua
La vicenda solleva interrogativi sul processo che ha portato alla presunta attribuzione. Secondo gli esperti critici, non sarebbe stato condotto uno studio approfondito né sarebbe stata coinvolta una commissione scientifica indipendente per validare la paternità dell’opera. Questo alimenta perplessità sul motivo per cui un dipinto, la cui autenticità è ancora controversa, sia stato scelto per rappresentare un evento culturale di tale portata.
Agrigento e le sue contraddizioni
La scelta di esporre il quadro nell’ambito delle celebrazioni per Agrigento Capitale della Cultura appare, quindi, come un doppio boomerang. Da un lato, l’attribuzione frettolosa mina la credibilità dell’esposizione e degli organizzatori; dall’altro, sposta l’attenzione dalle molteplici bellezze del territorio agrigentino a una polemica che potrebbe essere evitata.
Un’occasione mancata?
Agrigento, città con un immenso patrimonio storico e culturale, avrebbe potuto sfruttare l’occasione del titolo di Capitale della Cultura per consolidare la propria immagine su scala nazionale e internazionale. Tuttavia, episodi come questo rischiano di distogliere l’attenzione dai suoi punti di forza, trasformando un evento di promozione culturale in un’occasione di controversie.
Il caso del dipinto attribuito al Perugino rappresenta un monito sull’importanza di scelte ponderate e rigorose nel mondo dell’arte, soprattutto in contesti di tale rilievo.
Fonte: Dagospia

