Agrigento, 14 settembre 2025 – Dopo le “ombre e criticità” raccontate ieri da Report Sicilia (link all’articolo), oggi entriamo nel vivo dei rilievi della Corte dei Conti sulla gestione di Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025.
La relazione istruttoria mette in fila una serie di contestazioni che riguardano soprattutto l’uso delle risorse pubbliche, la rendicontazione delle spese e la trasparenza della governance.
I rilievi principali
📌 Fondi spesi e non rendicontati
Alla data del 30 aprile 2025 risultano ancora centinaia di migliaia di euro non documentati con adeguate pezze giustificative. In assenza di collaudo e rendicontazione finale, parte dei finanziamenti rischia di non poter essere erogata
DOCUMENTO INTEGRALE DELLA CORTE DEI CONTI delibera_218_2025_sicilia
📌 Controlli interni inesistenti
Non esiste un vero sistema di controllo interno sulla spesa. La Corte segnala che non sono stati utilizzati strumenti di verifica di congruità dei costi contrattuali, specie nel settore spettacolo e comunicazione, dove i prezzi possono variare molto
📌 Scostamenti enormi tra previsioni e realtà
Il confronto preventivo/consuntivo 2024 evidenzia anomalie macroscopiche:
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Spese di personale: da 273 mila previsti a 32 mila reali.
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Servizi: da 10 mila previsti a 171 mila reali.
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Costi totali: da 1,17 milioni previsti a soli 203 mila consuntivi.
Numeri che dimostrano una programmazione finanziaria inaffidabile
📌 Tassa di soggiorno dirottata
Oltre 3,3 milioni di euro sono stati prelevati dall’imposta di soggiorno, nati per il rilancio turistico, e riversati quasi integralmente nella Fondazione Agrigento 2025. Una scelta che la Corte considera discutibile in termini di coerenza e priorità
📌 Comunicazione costosa, risultati modesti
Alle attività di marketing e comunicazione sono stati destinati oltre 750 mila euro, pari al 12% del budget complessivo. La Corte ne mette in dubbio l’efficacia, visto il ritorno limitato in termini di visibilità e partecipazione
📌 Attività non concluse
Molti progetti risultano incompleti o in ritardo rispetto al cronoprogramma. La mancata esecuzione nei tempi previsti indebolisce la capacità di raggiungere gli obiettivi dichiarati
Una gestione fragile
La Corte sottolinea come la struttura patrimoniale della Fondazione sia fondata quasi esclusivamente su trasferimenti pubblici e crediti ancora da incassare. In altre parole, bilanci scritti sulla carta ma con scarsa liquidità reale.
Dopo le ombre organizzative, i rilievi contabili mettono a nudo una realtà fatta di spese non rendicontate, controlli assenti e numeri che non quadrano.
Agrigento rischia di giocarsi la più grande occasione culturale degli ultimi decenni non per mancanza di fondi, ma per la loro gestione opaca e inefficiente.
📊 I 5 rilievi chiave della Corte dei Conti su Agrigento 2025
1️⃣ Spese non rendicontate
Centinaia di migliaia di euro spesi senza documentazione adeguata.
2️⃣ Controlli assenti
Nessun sistema interno di verifica su congruità e trasparenza dei costi.
3️⃣ Bilanci ballerini
2024: da 1,17 milioni previsti a soli 203 mila spesi.
Servizi da 10 mila previsti a 171 mila reali.
4️⃣ Tassa di soggiorno dirottata
Oltre 3,3 milioni usati per finanziare la Fondazione, sottratti alla promozione turistica.
5️⃣ Comunicazione cara, risultati scarsi
Oltre 750 mila euro bruciati in marketing, con ritorni giudicati modesti.
👉 Cifre e contestazioni che mettono in discussione la gestione economica di Agrigento Capitale della Cultura 2025.


