Agrigento, il Comune sfratta la Global Service dal cimitero: ma la svendita era già cominciata

AGRIGENTO – La notizia dello sfratto della cooperativa Global Service Optimal dal cimitero comunale è solo l’ultimo atto di una vicenda che Report Sicilia ha seguito e denunciato con costanza, fin dai suoi primi segnali. Ma oggi non si può fare finta di dimenticare: la privatizzazione dei servizi cimiteriali era già iniziata, ben prima del decreto di liquidazione emesso dalla Regione Siciliana (D.A. n. 1454/10.S del 4 giugno 2025) D.A.+1454+COOP.+GLOBAL+SERVICE+OPTIMAL

Nel nostro articolo del 2 maggio, avevamo raccontato con chiarezza che il Comune aveva già pubblicato la gara per l’affidamento a un soggetto privato della gestione del cimitero di Piano Gatta, trasformando un servizio pubblico essenziale in un’opportunità d’affari per pochi. Intitolammo quell’articolo senza giri di parole: “Agrigento svende anche i cimiteri” https://reportsicilia.it/piano-gatta-pubblicata-la-gara-agrigento-svende-anche-i-cimiteri/

E pochi giorni dopo, il 9 maggio, abbiamo documentato l’aumento dei prezzi dei loculi, giustificato con l’adeguamento Istat, ma di fatto percepito dai cittadini come l’ennesima stangata sulla pelle dei defunti https://reportsicilia.it/agrigento-aumentano-i-prezzi-dei-loculi-al-cimitero-di-piano-gatta-scattano-gli-adeguamenti-istat/. Con il costo di un loculo che ha sfiorato i 2.600 euro, è chiaro che la politica locale ha deciso di trattare anche la morte come un business.

Dalla revoca allo scioglimento: la Global Service fuori gioco

Il provvedimento di liquidazione coatta amministrativa della Global Service Optimal – la cooperativa che per anni ha gestito parte dei servizi al cimitero comunale – arriva dopo una lunga agonia. Secondo quanto disposto dalla Regione, l’assenza di controdeduzioni da parte della cooperativa e le irregolarità amministrative rilevate hanno portato alla nomina della dott.ssa Anna Lo Cascio come commissario liquidatore, incaricata di chiudere la partita.

Il Comune di Agrigento ha quindi formalizzato lo sfratto dal cimitero, revocando ogni incarico alla cooperativa, che negli ultimi anni era finita al centro di polemiche per inefficienze, proteste dei familiari dei defunti e ritardi nei servizi.

I cittadini pagano due volte

Mentre l’amministrazione sfratta chi ha fallito, continua però sulla stessa strada di affidamenti a soggetti esterni, in un sistema dove la trasparenza e la garanzia del servizio pubblico sembrano evaporare. E così, a pagare sono ancora una volta i cittadini: prima per l’inefficienza di chi ha gestito male, poi per gli aumenti tariffari, infine per un sistema di appalti che rischia di trasformare anche il dolore in profitto.

Un nuovo inizio o un vecchio copione?

La domanda che oggi ci poniamo è semplice ma inevitabile: la liquidazione della Global Service rappresenta un’occasione per voltare pagina, o è solo il passaggio da un soggetto privato a un altro, in un gioco delle poltrone travestito da riforma?

Il Comune deve fare chiarezza. E i cittadini hanno diritto a sapere chi gestirà i cimiteri, con quali garanzie e con quale controllo pubblico.

Nel frattempo, tra bandi pubblicati, prezzi dei loculi alle stelle e cooperative liquidate, Agrigento sembra confermare una tragica verità: qui, anche la morte è un affare.

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