Agrigento, 1 Giugno 2024 – Ben oltre duemila persone sono scese in strada stamane ad Agrigento per partecipare al corteo #Vogliamolacqua, una manifestazione di protesta contro la drammatica crisi idrica che sta affliggendo l’intera provincia. Il corteo, guidato dall’arcivescovo di Agrigento Alessandro Damiano, ha attraversato la via Atenea per fermarsi davanti al Municipio.

Una parte della provincia di Agrigento convive con il razionamento dell’acqua da sessanta anni, ma la situazione è diventata insostenibile con turni di distribuzione di poche ore ogni dieci giorni. Le vasche supercapienti, ormai presenti in quasi tutte le abitazioni, non sono più sufficienti. Questa crisi idrica sta colpendo duramente commercianti, albergatori e cittadini, mettendo a rischio anche il turismo locale, in vista del 2025 quando Agrigento sarà Capitale italiana della Cultura.

La Mobilitazione

La manifestazione è stata promossa da una vasta coalizione di associazioni e organizzazioni locali, tra cui La manifestazione è stata promossa dai cittadini di Agrigento e da Cartello Sociale Agrigento; Satira Agrigentina; Agrigento in Comune; Legambiente Agrigento Circolo Rabat; Mareamico Delegazione di Agrigento; Agrigento Punto e a Capo; Confesercenti Agrigento; Confcommercio Agrigento, Assoturismo Agrigento; Assohotel Agrigento; Fiepet Agrigento; CNA Agrigento; Comitato di Quartiere Fontanelle Insieme; Codacons; Movimento Mani Libere; Movimento Il Centro Storico di Agrigento; Associazione Titano, A Testa Alta, Centro Studi De Gasperi; Comitato Civico Cantavenera; Ethikos APS e Konsumer Agrigento.. I promotori della marcia hanno sottolineato la necessità di misure straordinarie e interventi mirati per affrontare la crisi, sollecitando le istituzioni locali, in primis il Comune di Agrigento, a prendere iniziative concrete per migliorare la gestione del servizio idrico integrato.

«Per questa emergenza servono misure straordinarie e interventi mirati, dei quali non c’è traccia. In questa direzione, la mobilitazione popolare vuole stimolare le istituzioni locali, affinché siano intraprese quelle iniziative che possono fronteggiare l’attuale crisi e mettere in campo una progettualità che prenda atto anche dei cambiamenti climatici, cercando di prevenirne gli effetti», hanno dichiarato i promotori.

Le Rivendicazioni

Alfonso Cartannilica, gestore delle pagine social di Satira Agrigentina e uno dei promotori dell’iniziativa, ha evidenziato l’importanza della manifestazione: «Il tragico problema dell’acqua riguarda tutti noi e noi manifestiamo soprattutto per anziani e chi oggi non può essere qui. L’Amministrazione dopo aver perso il finanziamento di 49 Milioni per il rifacimento della rete idrica cittadina, si è assunta la responsabilità di comunicare la data entro la quale risponderà al documento che è stato presentato».

Anche il segretario provinciale della Cgil, Alfonso Buscemi, ha espresso il suo sdegno: «Agrigento patisce la sete e il governo regionale non ha mosso un dito. Chiediamo che il sindaco si faccia promotore di questa grande protesta e chieda soldi alla protezione civile che deve intervenire immediatamente con il dissalatore. Si metta una pezza ai ritardi della politica e dopo l’estate cominciamo i lavori per le reti idriche della provincia».

Incontro con il Sindaco

Al termine della manifestazione, una delegazione è stata ricevuta dal sindaco Franco Micciché, al quale è stato consegnato un documento con l’elenco delle rivendicazioni. Il sindaco ha promesso di rispondere al documento entro una data stabilita, prendendo in considerazione le richieste della popolazione.

La marcia #Vogliamolacqua ha dimostrato la determinazione dei cittadini di Agrigento a combattere per un diritto fondamentale come l’accesso all’acqua, sperando che questa mobilitazione porti finalmente a soluzioni concrete e durature per la crisi idrica della provincia.

 

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