Tre giorni di concerti in un posto unico al mondo, con nomi illustri del panorama jazzistico nazionale e internazionale.
“TalkinJazz”, kermesse all’insegna della musica di qualità organizzata dall’Associazione per l’Arte, torna il 28, 29 e 30 agosto prossimi al Tempio di Segesta.
In occasione della passata edizione, i proventi della manifestazione furono devoluti al Parco Archeologico di Segesta per contribuire alla riforestazione delle aree colpite dagli incendi.
Grazie a una convenzione stipulata dall’Associazione per l’Arte con la Diocesi di Trapani, anche quest’anno la tre giorni annovera finalità sociali.
“In questo tempo in cui, purtroppo, spesso prevale l’indifferenza – dichiara Giuseppe Messana, presidente dell’Associazione per l’Arte – abbiamo voluto lanciare un messaggio concreto di solidarietà rivolgendo un pensiero ai più bisognosi attraverso una raccolta fondi destinata al centro pasti della Caritas di Alcamo”.
“L’intero incasso – precisa – sarà devoluto per l’acquisto di attrezzature e arredi per la cucina, per la preparazione e la distribuzione di pasti, per elettrodomestici, accessori, pentole, stoviglie, contenitori per alimenti, beni e servizi necessari alla somministrazione di cibo a soggetti in stato di indigenza”.
“L’iniziativa – sottolinea – rientra tra gli obiettivi dell’Associazione per l’Arte, per sensibilizzare l’opinione pubblica su tematiche sociali”. 

IL PROGRAMMA

TalkinJazz” si avvale del contributo dell’assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana e della collaborazione del Parco Archeologico di Segesta. 
La prima serata, giovedì 28 agosto, vedrà protagonista la popolare pianista Rita Marcotulli, ormai da decenni al centro dell’attenzione di pubblico e critica, che presenterà il suo progetto di Trio accanto al batterista e compositore messicano Israel Varela e al bassista e contrabbassista italiano Ares Tavolazzi.
Un viaggio avventuroso alla ricerca di tanti suoni che rimandano al jazz e al flamenco, alla musica araba e indiana: non potrebbe essere altrimenti, nel caso di un’artista che annovera tantissime collaborazioni con Pat Metheny, Pino Daniele – a cui Rita Marcotulli ha dedicato un intero album, dal titolo “A Pino” –  Peter Erskine, Dewey Redman, Enrico Rava e Richard Galliano

La seconda serata, venerdì 29, tinge la rassegna di internazionalità ai più alti livelli con l’esibizione di uno dei più amati e influenti chitarristi del mondo: lo statunitense Kurt Rosenwinkel, da molti considerato il  più notevole e futuribile della sua generazione, con un timbro capace di toccare le corde più profonde del cuore. 
Con la sua romantica visionarietà non ancora del tutto analizzata, ha contribuito a creare la nuova forma del jazz a partire dagli anni Novanta.
Il musicista e compositore, originario Philadelphia, si presenterà al pubblico in compagnia dell’amatissimo bassista salernitano Dario Deidda, accanto a lui da decenni anche nelle esibizioni negli Stati Uniti, e del batterista Gregory Hutchinson, altro fuoriclasse americano. 

In occasione della serata conclusiva, il festival omaggerà Flavio Boltro, sessantatreenne trombettista torinese che, a partire dalla fine degli anni Ottanta, ricopre un ruolo di primo piano nello scenario musicale italiano.
Per anni, ha fatto parte del sestetto di Michel Petrucciani sino alla sua prematura scomparsa, e dei Lingomania con Roberto Gatto, Maurizio Giammarco, Furio Di Castri e Umberto Fiorentino, Stefano Di Battista, Joe Lovano, Paolino Dallaporta, Rosario Bonaccorso, Gino Paoli, Danilo Rea, Billy Higgins, Jimmy Cobb e molti altri ancora.
Ad affiancare Flavio Boltro sarà il collaudatissimo Trio composto dal piano di Salvatore Bonafede, dal contrabbasso di Mauro Cottone e dalla batteria di Joe Santoro.
Ospite, l’esperta vocalist inglese Eileen Dennis, cantante di grande comunicatività, sul solco delle grandi interpreti della vocalità nera.


A conversare con i musicisti sarà l’istrionica attrice e cantante palermitana Serena Ganci.
Tutte e tre le serate inizieranno alle 21:00.
Il costo del biglietto per assistere ai concerti è di 6 euro.
La vendita avverrà attraverso la piattaforma on-line Eventbrite, con prenotazione su https://www.associazioneperlarte.it/prenota/

JAZZ, TEATRO E ARTE AL PARCO ARCHEOLOGICO DI SEGESTA

“La terza edizione – afferma Vito Lanzarone, direttore artistico dell’Associazione per l’Arte – prevede, come sempre, la presenza di jazzisti italiani di altissimo livello: ospitare Rita Marcotulli, Ares Tavolazzi, Dario Deidda, Salvatore Bonafede e Flavio Boltro ci riempie d’orgoglio, ma la rassegna del 2025 si contraddistingue per l’internazionalità ai più alti livelli, prevedendo l’esibizione dello statunitense Kurt Rosenwinkel , tra i più amati e influenti chitarristi jazz del mondo”. 
“Siamo molto felici – aggiunge – di portare avanti il nostro progetto jazz confermandoci a Segesta per il terzo anno, lavorando in sintonia con la direzione del Parco”.
“Il Parco Archeologico di Segesta, che il nostro indirizzo vede come contemporaneo, benché possa sembrare un ossimoro per qualcosa di così antico – osserva il direttore Luigi Biondo – si rivolge al jazz, al teatro e tutte le arti, con risultati che possiamo definire eccellenti”.
“Ritengo che la collaborazione con l’Associazione per l’Arte, che già a luglio ci ha portato un altro evento dedicato alla letteratura, e da un po’ di anni anche il festival jazz – prosegue –   sia una strada che non possiamo abbandonare: non credo agli eventi ma a tutto quello che diventa importante, punto di riferimento e appuntamento fisso per ogni anno”.
Anche nel 2025, dunque, “TalkinJazz va nella direzione desiderata.
“E noi siamo felici di ospitare il festival al Parco di Segesta – conclude –  l’unico tra i Parchi ad accogliere eventi all’interno del Tempio, uno spazio permeato dalla natura che diventa un altro punto di attrazione veramente incredibile”.

 

 

 

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