Fiume Palma, scoperta la causa della colorazione bianca: sversamento di acqua sulfurea da un terreno privato
Dopo l’allarme lanciato da Mareamico e la conseguente denuncia documentata da Report Sicilia, arrivano i primi sviluppi sull’inquietante episodio della colorazione bianca del fiume Palma.
I Carabinieri del Centro Anticrimine Natura di Agrigento, in sinergia con il personale tecnico dell’ARPA, hanno eseguito una serie di controlli mirati nelle campagne adiacenti al fiume, riuscendo a individuare l’origine della mutazione cromatica delle acque.
Il punto di viraggio individuato grazie al drone
Determinante per le indagini è stato l’uso del drone in dotazione al Centro Anticrimine Natura, che ha consentito di localizzare con precisione il punto in cui l’acqua cambiava colore.
Risalendo il corso del fiume, i militari hanno scoperto un tubo corrugato in PVC, di medie dimensioni, dal quale fuoriusciva un liquido biancastro dall’odore acre, simile a quello di uova marce: si tratta, secondo i primi accertamenti, di acqua sulfurea.
Le indagini: una sorgente incanalata nel fiume
Convocati sul posto i proprietari dei terreni circostanti, gli investigatori hanno appurato che un conduttore agricolo della zona ha incanalato una sorgente di acqua sulfurea, deviandola verso il torrente Palma attraverso un impianto artigianale di scarico.
Il sistema di canalizzazione è ora al vaglio degli inquirenti, che dovranno stabilire se l’impianto fosse autorizzato, se rispetti le norme ambientali e se lo sversamento abbia provocato danni all’ecosistema fluviale e marino.
Resta alto l’allarme ambientale
Anche se si tratta di acqua di origine naturale, la sua immissione non controllata nel fiume potrebbe avere alterato l’equilibrio chimico e microbiologico del corso d’acqua, già fortemente compromesso da scarichi abusivi, reflui agricoli e un depuratore malfunzionante.
L’episodio rilancia l’urgenza di un piano organico per la tutela del fiume Palma, che rappresenta una risorsa naturale da proteggere, e non un collettore di scarichi e rifiuti.
Mareamico e cittadini chiedono controlli costanti
Mentre le autorità proseguono gli accertamenti, cresce la richiesta da parte di cittadini e associazioni ambientaliste, come Mareamico, affinché venga garantita una vigilanza ambientale costante, anche con strumenti innovativi come i droni, per prevenire e individuare tempestivamente ogni forma di inquinamento.
Report Sicilia continuerà a seguire gli sviluppi dell’inchiesta, perché il fiume Palma, come il mare che lo accoglie, non può più essere trattato come una discarica liquida.