Mentre il Comune regala altri 6.500 mq al Parco Archeologico per ampliare il parcheggio pubblico, restano forti perplessità sull’autorizzazione paesaggistica. La Soprintendenza aveva dato solo un assenso provvisorio nel 2006, e da allora nessuna sanatoria risulta approvata.

Agrigento – Una nuova delibera della Giunta Comunale, la n. 146 del 6 agosto 2025, approva l’ampliamento del parcheggio della Valle dei Templi, passando da 14.713 mq a 21.500 mq, concedendo ulteriori 6.500 mq al Parco Archeologico. Tutto sembra lineare, peccato che — stando a quanto emerge da documenti e ricostruzioni — questo parcheggio potrebbe non essere mai stato autorizzato definitivamente.

A sollevare il caso, ancora una volta, è Giuseppe Di Rosa, che da anni denuncia la gestione approssimativa del Comune in merito al sistema dei parcheggi nella Valle. La questione è semplice: l’area interessata, secondo i decreti Gui-Mancini (1968), Misasi-Lauricella e il Piano Paesaggistico della Provincia di Agrigento del 2021, è sottoposta a vincolo di inedificabilità assoluta. Anche la realizzazione di un parcheggio, anche se privo di strutture in muratura, rientra nella nozione di “nuova costruzione”, come da giurisprudenza consolidata.

E infatti, già nel 2006 la Soprintendenza — sentita proprio su questa area — aveva rilasciato un parere favorevole solo in via temporanea, in attesa del completamento del parcheggio definitivo in area Cugno Vela (finanziato con fondi POR 2000-2006). Ma da allora, il parcheggio provvisorio è diventato… eterno. E oggi, si amplia pure.

La nuova area di 6.500 mq è individuata nel foglio 157, particella 197, contigua a quella già in uso. La Giunta ha deliberato l’estensione della gestione al Parco Archeologico con tutti gli allegati di rito, ma non c’è traccia dell’autorizzazione della Soprintendenza. Nessuna sanatoria, nessun nulla osta. Eppure, lo stesso Piano Paesaggistico vieta espressamente tali opere in quell’area.

Domanda urgente: il Comune ha chiesto e ottenuto il nulla osta?

Alla luce della nuova delibera e delle reiterate denunce pubbliche e giornalistiche, è lecito chiedersi: il Comune ha mai richiesto alla Soprintendenza il rinnovo o la sanatoria dell’autorizzazione provvisoria del 2006? Oppure sta ampliando un parcheggio irregolare, all’interno di un’area vincolata dal punto di vista paesaggistico, archeologico e culturale?

Se il nulla osta non esiste — e ad oggi non risulta pubblicato né allegato alla delibera — l’intera operazione potrebbe essere illegittima, esponendo l’Ente a un possibile danno erariale e a responsabilità amministrative, oltre che penali.

Il paradosso: milioni persi e gestione regalata con un ritorno irrisorio

A tutto questo si aggiunge l’ennesimo paradosso. Non solo il Comune non gestisce direttamente i parcheggi ed incassa pochissimo dei relativi proventi — che si stimano in oltre un milione di euro l’anno — ma continua a cedere spazi pubblici al Parco Archeologico senza una strategia chiara, né trasparente.

La delibera prevede, inoltre, che il Comune resti indenne da danni a terzi e che venga aggiornato il computo dei corrispettivi spettanti, ma nessun dato sui flussi economici della gestione pregressa è stato mai pubblicato. Nessun consuntivo, nessuna rendicontazione trasparente.

Oggi, il Comune di Agrigento estende un parcheggio che, da quanto emerge, potrebbe non avere nemmeno un’autorizzazione valida. In una città che si proclama “Capitale della Cultura”, la legalità urbanistica e il rispetto dei vincoli paesaggistici dovrebbero venire prima di ogni altra cosa.

La nostra testata chiede formalmente al Comune e alla Soprintendenza:
esiste un’autorizzazione paesaggistica per l’area di parcheggio ampliata con la delibera n. 146 del 6 agosto 2025 GC_146_2025?
Se sì, venga pubblicata.
Se no, le autorità preposte intervengano subito.

La Valle dei Templi merita rispetto.
Anche per i parcheggi.

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