La Consulta di AICA ha emesso un nuovo comunicato indirizzato al Presidente dell’Assemblea dei Soci di AICA, Dott. Alfonso Provvidenza, al Consiglio di Amministrazione di AICA, e al Direttore Generale di AICA, Dott. Claudio Guarneri. Inoltre, il comunicato è stato inviato per conoscenza all’Assemblea Territoriale Idrica, all’Assessore Regionale all’Energia e ai Servizi di Pubblica Utilità On. Roberto Di Mauro, al Dipartimento dell’Acqua e dei Rifiuti, e a Sua Eccellenza il Prefetto di Agrigento, Dott. Filippo Romano.

Oggetto della Comunicazione: Sollecito della Richiesta degli Atti di Programmazione e Richiesta di Incontro Urgente

La Consulta di AICA esprime forte preoccupazione per la crisi idrica in corso, criticando duramente le inadempienze infrastrutturali, economiche e finanziarie che affliggono il servizio idrico e AICA stessa sin dalla sua fondazione. In una lettera del 14 gennaio 2024, inviata al Prefetto, la Consulta aveva già anticipato lo scenario attuale, sottolineando i rischi per l’ordine pubblico derivanti dai continui disservizi.

Principali Criticità Sollevate dalla Consulta:

  1. Mancata Pubblicazione degli Atti di Programmazione: La Consulta richiede con urgenza la pubblicazione degli atti di programmazione, piano programma e relazioni semestrali, fondamentali per informare l’utenza sulle misure concrete adottate per affrontare le criticità idriche dei mesi estivi.
  2. Trasparenza sui Dati di Disponibilità Idrica: È essenziale pubblicare dati dettagliati sulle quantità d’acqua disponibili, sull’erogazione per ciascun Comune, e sulle fonti di approvvigionamento, con un focus particolare sull’indipendenza da Siciliacque.
  3. Situazione Economica e Politica: Siciliacque ha avanzato una richiesta di 18 milioni di euro per acqua non pagata, una mossa che la Consulta definisce più politica che contabile, mettendo a rischio l’intera esperienza dell’acqua pubblica nella provincia.
  4. Infrastrutture e Manutenzione: La decurtazione del 40% della fornitura d’acqua da parte di Siciliacque e la mancata manutenzione delle infrastrutture come le dighe Arancio, Castello, San Giovanni, Gorgo e Consolida sono viste come cause principali del disservizio attuale.
  5. Ritardo nella Realizzazione delle Opere: La Consulta denuncia che solo il 3% dei fondi di coesione è stato speso per opere infrastrutturali, con una dispersione idrica che raggiunge una media scandalosa del 58%, con punte del 73%.
  6. Ritardi nell’Approvazione dei Bilanci: La mancata approvazione e pubblicazione dei bilanci consuntivi e previsionali per il 2023-2024-2025 aggrava ulteriormente la situazione.

Conclusioni e Proposte della Consulta:

La Consulta di AICA chiede con urgenza l’adozione di tutte le misure necessarie per dotare il sistema depurativo di moduli terziari aggiuntivi, al fine di riutilizzare le acque depurate per uso irriguo, riducendo la dipendenza da fonti esterne e migliorando la gestione delle risorse idriche locali.

Se questo sollecito non riceverà una risposta celere, la Consulta si riserva di rivolgersi alle autorità competenti in materia di trasparenza e anticorruzione.

La Consulta è composta da diverse associazioni, tra cui Agrigento Punto e a Capo, Associazione Titano, A Testa Alta, Centro Studi De Gasperi, Codacons Sede Provinciale di Agrigento, Comitato Civico Cantavenera, Ethikos Aps, e Konsumer Agrigento. Il Presidente Alvise Gangarossa rappresenta ufficialmente la Consulta.

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