Lo storico Paolo Cilona e lo scrittore Pascal Schembri hanno reso omaggio al monumento dedicato a Giacomo Matteotti ubicato nel luogo dove cento anni fa fu sequestrato e poi ucciso da cinque fascisti a soldo del regime (Amerigo Dumini squadrista toscano, stipendiato dall’ufficio stampa della presidenza del Consiglio; Giuseppe Viola, Amleto Poveromo, Augusto Malacria fascisti arditi di Milano. Era il 10 giugno 1924 che detti fascisti si resero responsabili del delitto del segretario nazionale del partito socialista unitario. Giorni prima alla Camera dei deputati Giacomo Matteotti si era opposto alla convalida delle elezioni del 1924, trasformate in un plebiscito dalla violenza dei fascisti, già al governo, in forza di brogli elettorali, aggressioni. Un discorso coraggioso che scosse il parlamento provocando l’ira dei fascisti che per risposta decisero giorni dopo la sua morte. İn verità Giacomo Matteotti conosceva di già lo squadrismo polesano-ferrarese, emanazione diretta degli interessi degli agrari del basso Po. Fu a capo del movimento operaio e socialista in funzione antifascista. Pochi giorni dopo la morte di Matteotti, il leader del riformismo Filippo Turati lo ricordò alla Camera dei deputati :”İl morto si leva e parla. E ridice le parole sante, strozzategli nella gola, che furono da uno dei sicari tramandate dalle genti, che son sue quand’anche non le avesse pronunciate, che son nel bronzo sulla targa che mureremo qui o sul monumento che erizzeremo sulla piazza a monito dei futuri:”Uccidete me, ma l’idea che è in me non la ucciderete mai…La mia idea non muore”. Un anno dopo l’uccisione di Matteotti in un crescendo rossiniano il regime fascista instaura il suo vero volto con tribunali speciali, polizia segreta, condanne a morte, confino, bastonature degli oppositori, leggi razziali, guerre di aggressione e totale controllo della stampa. Ricordare Giacomo Matteotti a cento anni dalla morte e’ un dovere da parte degli italiani e soprattutto degli antifascisti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *