via Gioieni, Agrigento, Sicilia, Italia

Con la legge regionale dell’8 agosto 2024, n. 24 g24-37o, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana il 16 agosto 2024, la Sicilia si prepara a tornare al voto per le ex province regionali, ora trasformate in Liberi Consorzi Comunali e Città Metropolitane. Dopo numerosi rinvii, la Regione ha deciso di reintrodurre le elezioni per questi enti intermedi, ponendo fine a quasi dieci anni di gestione commissariale.

Il ritorno al voto segue una lunga serie di proroghe, che hanno visto l’assenza di amministrazioni elette, sostituite da commissari nominati dalla Regione fin dal 2015. Questa situazione, dichiarata incostituzionale dalla Corte Costituzionale nel 2023, ha spinto il governo regionale a ripristinare un sistema elettorale per garantire la legittimità degli enti di area vasta, In Sicilia tornano le Province: cosa prevede la riforma e quando si voterà

Le elezioni si terranno tra ottobre e novembre 2024 e comunque non dopo il 31 Dicembre, permettendo ai cittadini siciliani di scegliere i nuovi vertici delle Città Metropolitane e dei Liberi Consorzi, organi responsabili della gestione di servizi importanti come infrastrutture, trasporti e scuole. Tuttavia, il dibattito su costi e benefici delle elezioni dirette rimane acceso, con critiche sull’aumento dei costi e sul ruolo stesso di questi enti, 

Questo passaggio rappresenta un momento cruciale per il futuro amministrativo dell’isola, poiché le ex province, abolite nel 2013, potrebbero ora tornare a svolgere un ruolo di primo piano nella governance locale.

Ex Province, come cambia la “mappa” della Sicilia

Con la riforma verranno cancellati i Liberi consorzi comunali di AgrigentoCaltanissettaEnnaRagusaSiracusa e Trapani composti dai Comuni delle corrispondenti province regionali. Non spariranno, invece, quelli di PalermoCatania e Messina, che conserveranno l’attuale denominazione di Città Metropolitane.

Secondo il disegno di legge, verrà introdotta la figura del consigliere supplente, verranno stabilite delle quote rosa nelle liste con almeno un quarto delle candidature che sarà riservato alle donne. Ma non solo. Verrà prevista la doppia preferenza di genere come ne Comuni, sarà introdotto il collegio unico per l’elezione del presidente della Città Metropolitana e della Provincia.

Ex Province, consiglieri e assessori da eleggere

Vi sarà anche una divisione della circoscrizione elettorale in collegi per l’elezione dei consiglieri provinciali con lo scopo di dare una equa rappresentanza a tutti i territori.

Per le Province che presentano una popolazione superiore al milione di abitanti, la legge prevede 36 consiglieri e un massimo di 9 assessori. Per quelle tra 500mila e un milione di abitanti viene indicato il numero di 30 consiglieri e un massimo di 7 assessori, mentre per le province con meno di 500mila abitanti è prevista l’elezione di 24 consiglieri e un massimo di 6 assessori.

Complessivamente, sono 316 i posti che dovranno essere assegnati. Resta da comprendere, adesso, in quale data gli elettori siciliani dovranno presentarsi alle urne. In base alla Legge gli aventi diritto al voto potrebbero essere interpellati nell’autunno 2024 ma sicuramente entro e non oltre il 31 Dicembre prossimo.

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