Alla faccia dell’accoglienza e del decoro che dovrebbero essere la norma, soprattutto in un anno da Capitale della Cultura come quello in corso, quanto accade da un mese (!) in via San Vito è intollerabile. Accade che quattro settimane fa vennero finalmente sfalciate le erbacce che da anni non venivano rimosse. Bene, bravi, bis. Dopo essere state sradicate però, le erbacce continuano a giacere nella zona, seppur in altra forma. Dentro cioè una trentina di sacchi di plastica, sistemati in fila indiana lungo uno dei marciapiedi più transitati dalla popolosa zona del capoluogo. A fare “festa” sono i topi, grossi e impavidi, padroni dell’area e capaci anche di arrampicarsi fino ai piani bassi dei palazzi delle adiacenze.

Uno spettacolo indecente, nel cuore di Agrigento, a due passi da importanti uffici pubblici come ad esempio l’Inps. Ci si chiede come sia possibile che debbano trascorrere giorni, settimane e, a questo punto, mesi per vedere raccogliere questi sacchi stracolmi di erbacce, divenute rifiuto da smaltire in fretta. I residenti del quartiere chiedono a chi “di competenza” di darsi una mossa, prima che la situazione possa degenerare. Basterebbe ad esempio un mozzicone di sigaretta ancora acceso, gettato in mezzo a questa discarica, per innescare un incendio dalle conseguenze imprevedibili. Ripristinare dunque l’igiene pubblica e il decoro urge dalle parti di via San Vito anche per difendere la residuale immagine di Agrigento, al cospetto dei numerosi turisti che visitano gli angoli del centro cittadino. 

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