Per onorare i caduti sul lavoro ci sono amministrazioni comunali capaci anche di cambiare i nomi di strade, vie e piazze. Come stanno facendo a Racalmuto dove la giunta presieduta dal sindaco Calogero Bongiorno ha deliberato la variazione del toponimo di Piazza del Popolo in “Piazza caduti sul lavoro”. Roba seria, roba molto attuale alla luce delle tragedie che si consumano quasi ogni giorno in Italia. Racalmuto suo malgrado ha visto cadere molti propri figli durante l’adempimento di svariate attività professionali. La storia locale è segnata da tante tragedie legate al lavoro, come l’incidente del 26 aprile 1962 nella miniera di sale “dei Cardillo”, dove persero la vita Angelo Brunetto, Filippo Villa e un membro della famiglia Cardillo. Questo evento ha lasciato un segno profondo nella comunità, testimoniato anche dalla poesia “Cadì la galleria” di Giovanni Brunetto, che esprime il dolore e la perdita di quei giorni. Ancora un monumento in marmo progettato dal prof. Gaspare Arrostuto, situato al Piano di San Pasquale, rappresenta simbolicamente i cristalli di zolfo e sale, materiali legati alla storia mineraria del paese e costituisce un punto di riferimento per il ricordo di quelle tragedie. Racalmuto ha intitolato la villetta comunale ai Caduti di Nassirya, in memoria dei 28 militari italiani e iracheni morti nell’attentato del 12 novembre 2003 a testimonianza dell’impegno della comunità nel mantenere viva la memoria dei sacrifici compiuti in nome del dovere. Alla luce di questi e altri episodi l’amministrazione comunale ha dunque deciso di cambiare la denominazione dell’area pubblica di circolazione ubicata in corrispondenza delle intersezioni fra la “Via Garibaldi” e la “Via S.T. Casuccio”, attualmente denominata “Piazza del popolo”, in “Piazza caduti sul lavoro”, al fine di ricordare quindi il grande sacrificio di tanti cittadini caduti nell’adempimento del proprio dovere lavorativo. Della richiesta di variazione se ne occuperà ovviamente la Prefettura di Agrigento per gli adempimenti del caso, in vista della posa dell’apposita targa identificativa della piazza. 

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