Un giovane tenta il suicidio tre volte in 4 mesi. Famiglia lasciata sola: il Comune non garantisce l’assistenza obbligatoria per legge
“Nel 2024 occupammo il Comune per chiedere diritti ai disabili psichici. Oggi, nel 2025, non è cambiato nulla. Agrigento continua a condannare i fragili all’abbandono.”
— Giuseppe Di Rosa, editore di Report Sicilia
Agrigento – Mentre si moltiplicano gli eventi e le luci della ribalta per Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025, c’è un’ombra che incombe sulla coscienza di questa città: l’indifferenza verso le persone con disabilità psichica. Un’indifferenza che uccide, lentamente e nel silenzio.
È la storia di una famiglia agrigentina che da mesi vive un incubo: il proprio fratello/cognato, affetto da gravi disturbi psichici, ha tentato tre volte il suicidio in appena quattro mesi. Attualmente è ricoverato presso il reparto di salute mentale dell’ospedale, ma tra pochi giorni verrà dimesso. E nessun servizio è stato predisposto dal Comune per assicurare la continuità assistenziale che la legge impone.
“Il Comune ci ha detto che non ci sono fondi. Ma noi non chiediamo favori, chiediamo il rispetto di un diritto. Senza supporto, mio cognato è in pericolo di vita”
— testimonianza di un familiare raccolta da Report Sicilia
Una denuncia che parte da lontano
Non è la prima volta che Giuseppe Di Rosa(oggi editore Report Sicilia) accende i riflettori su questa gravissima emergenza sociale. Già nel 2024, occupò simbolicamente il Palazzo Comunale per denunciare il disastro amministrativo e l’omissione di atti dovuti nei confronti delle persone con disabilità psichica.
Una battaglia che parte da una verità giudiziaria inoppugnabile: il Comune di Agrigento ha già perso una causa per oltre 3 milioni di euro, come documentato nei nostri articoli (link 1, link 2). Eppure, l’amministrazione continua a violare la legge, ignorando sentenze e obblighi.
Cultura che esclude è solo propaganda
Il paradosso è feroce: una città che spende milioni per eventi, concerti e spettacoli, ma nega i diritti essenziali ai cittadini più fragili. Si parla di cultura, ma si dimentica l’umanità.
“Agrigento è Capitale della Cultura? No, è Capitale dell’ipocrisia. Non può esistere cultura dove si calpestano i diritti dei disabili. Questa è solo una maschera per nascondere l’abbandono.”
— Giuseppe Di Rosa
Il Comune, in nome di una presunta “crisi finanziaria”, continua a non garantire i servizi educativi domiciliari, i progetti individualizzati, l’assistenza continuativa e ogni forma di supporto prevista dalla legge. Il risultato è che intere famiglie vengono abbandonate, costrette a farsi carico da sole di problemi gravissimi, con il rischio concreto di nuove tragedie.
Appello finale
L’auspicio è che questa ennesima denuncia non cada nel vuoto. Che Agrigento possa riscoprire un senso di comunità e responsabilità verso chi non ha voce. Perché una città che dimentica i suoi più fragili non sarà mai davvero una Capitale.


