Nota per i suoi templi antichi e il suo ricco patrimonio culturale, sta vivendo un momento di profonda crisi. Non si tratta di una crisi storica, bensì di una crisi idrica che sta mettendo a dura prova la tenuta delle strutture ricettive e l’intera comunità cittadina. Le immagini di bidoni d’acqua sistemati all’interno di prestigiose strutture ricettive sono diventate virali sui social media, suscitando indignazione e proteste da parte dei cittadini. Alfonsina Librici, con un’amara ironia, osserva come la situazione attuale non sembri propriamente all’altezza di una città che si prepara a diventare Capitale della Cultura. Francesco Foti, citando il calendario della distribuzione idrica pubblicato sul sito di Aica, denuncia la mancanza di distribuzione d’acqua per tutta la settimana in alcune zone, come quella servita dal serbatoio Itria. Una situazione che lascia senza parole e senza risposte. Marco Falzone, spinto dalla frustrazione, invoca un intervento urgente da parte del sindaco e delle istituzioni per risolvere il problema della mancanza d’acqua, consapevole che questa crisi potrebbe compromettere irrimediabilmente l’immagine turistica della città e la sua economia.Ma non tutti scelgono la via della polemica sui social. Raimonda Mirabile, con dignità e pudore, esprime la sua esasperazione per una situazione che sembra non trovare soluzione. Una goccia nell’oceano di proteste, ma una voce che non può essere ignorata. Giovanna Lombardo, testimone diretto degli effetti devastanti della crisi, racconta come ha dovuto chiudere il suo B&B a causa del degrado crescente e dell’incubo della mancanza d’acqua, un duro colpo per chi ha investito tanto nella rinascita della città. Mario Aversa, con lucidità e determinazione, sollecita un’azione coordinata e incisiva da parte delle istituzioni. È giunto il momento di dichiarare lo stato d’emergenza e garantire il rifornimento d’acqua tramite autobotte, sia per le attività ricettive che per i privati cittadini. In un contesto di silenzio e immobilismo da parte di chi amministra, Agrigento si prepara ad accogliere i turisti nell’anno della proclamazione a Città Italiana della Cultura 2025. Ma come potrà brillare la cultura in una città afflitta da una crisi così grave e trascurata? La voce dei cittadini si alza, chiedendo risposte e soluzioni concrete. È tempo di agire prima che sia troppo tardi.

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