Scrivo questa lettera con il cuore gonfio di rabbia e di tristezza. Sono solo un ragazzo, ma guardo la nostra città con gli occhi di chi vuole un futuro migliore. Ogni giorno mi sento sempre più confuso e deluso.

Mi ricordo quando, giocando online con un mio amico di un’altra città, gli ho raccontato di Agrigento. Lui mi parlava della sua città, con le sue strade pulite, i parchi verdi e le feste in piazza. Io lo ascoltavo incantato, immaginando un posto completamente diverso dal mio.

La mia Agrigento è un’altra cosa. È una città che si sbriciola pezzo a pezzo, come un vecchio castello abbandonato. Le strade sono piene di buche, i marciapiedi sono rotti e i lampioni non funzionano. Mi ricordo quando papà si è fatto male proprio inciampando su un marciapiede rotto. È finito all’ospedale, in una stanza affollata e rumorosa, dove mancavano anche le medicine più semplici. E a casa, intanto, non avevamo l’acqua da giorni. Mia mamma e mia sorella passavano ore a portare su e giù i bidoni, stanche e preoccupate.

Guardo fuori dalla finestra e vedo erbacce ovunque, spazzatura per le strade e palazzi fatiscenti. Mi chiedo perché la nostra città sia così trascurata. Perché non ci sono parchi dove giocare, come quelli che mi descrive il mio amico? Perché le persone non si prendono cura del posto dove vivono?

Ascolto i grandi parlare di politica e mi sento ancora più confuso. Dicono che i nostri politici non lavorano per il bene della città, ma solo per i loro interessi. Dicono che sprecano i nostri soldi in feste e viaggi di lusso, mentre noi non abbiamo neanche l’acqua potabile.

Io amo la mia città, Agrigento. Ma a volte mi sento come se non mi volesse bene. Mi sento intrappolato in una realtà che non mi piace, dove non vedo un futuro per me. Vorrei tanto andare via, come fanno tanti ragazzi della mia età. Vorrei vivere in una città dove le cose funzionano, dove posso sognare e costruire il mio futuro.

Ma allo stesso tempo, non voglio abbandonare la mia terra. Vorrei vederla risorgere, diventare di nuovo la città bella e accogliente che era un tempo. Vorrei che i politici si impegnassero davvero per il bene dei cittadini, che si occupassero delle nostre strade, delle nostre scuole e dei nostri ospedali.

So che sono solo un ragazzo, ma spero che la mia voce venga ascoltata. Spero che un giorno anche Agrigento possa essere un posto dove vivere felici e sereni.

Con affetto,


Questa lettera, scritta da un giovane agrigentino, racchiude una profonda riflessione sullo stato della nostra città e rappresenta un appello accorato ai tanti adulti, e soprattutto ai politici, che dovrebbero essere d’esempio.

Pubblicata inizialmente sulla pagina di un assessore, la lettera non ha trovato spazio sulla pagina ufficiale del primo cittadino, ma il suo messaggio è chiaro e non può essere ignorato: Agrigento ha bisogno di cure, attenzione e rispetto.

Ai politici e agli amministratori: passatevi la mano sulla coscienza. Questo giovane, con le sue parole semplici ma potentissime, vi chiede di fare la vostra parte. Agrigento merita di più. I suoi cittadini, giovani e adulti, meritano di più.

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