Il Consigliere Comunale Francesco Alfano già Presidente del Consiglio comunale appena due consiliatura fa, il più anziano dei consiglieri in carica, una persona che ha mantenuto la forza della maggioranza anche in situazioni gravi come l’acquistoi dei 4 Suv con soldi indirizzati ai bambini della nostra città, non c’è lha fatta più, ha sbrottato ed ha sollevato un polverone all’interno del Consiglio comunale di Agrigento, esprimendo apertamente il suo disappunto riguardo alla mancata comunicazione da parte del sindaco riguardo alle sue dichiarazioni sulla crisi idrica e sull’eventuale rinuncia al titolo di Capitale della Cultura. La sua presa di posizione è tanto più rilevante perché proviene da un membro della maggioranza, evidenziando un dissenso interno su metodi e temi.

Alfano ha dichiarato di essere rimasto deluso dal fatto che il sindaco non abbia condiviso le sue intenzioni durante l’assemblea dei sindaci, ma le abbia rese note solo successivamente attraverso i media. Ha sottolineato l’importanza di affrontare i problemi primari della città, come la crisi idrica, e ha ribadito il valore dell’assegnazione di Agrigento come Capitale della Cultura, sottolineando che rinunciarvi sarebbe un errore.

Questa critica interna potrebbe avere conseguenze più ampie per il territorio, poiché c’è il rischio che le dichiarazioni del sindaco, se non gestite adeguatamente, possano avere un effetto boomerang. Questo potrebbe significare che tali dichiarazioni, anziché risolvere una questione o attirare attenzione su una problematica, finiscano per danneggiare la reputazione del territorio su scala nazionale.

Questo rischio è particolarmente preoccupante in vista di eventi futuri, come l’assegnazione del titolo di Capitale Italiana della Cultura nel 2025, dove la credibilità e l’immagine del territorio svolgeranno un ruolo fondamentale. Pertanto, è essenziale che il sindaco e il Consiglio comunale affrontino questa situazione con prudenza e collaborazione, cercando di risolvere le divergenze interne e lavorando insieme per affrontare le sfide che la città sta affrontando, mantenendo intatta la sua reputazione e credibilità.

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