Il Codacons ha nuovamente denunciato lo stato di abbandono in cui versa il viadotto Akragas, noto come Ponte Morandi, ad Agrigento. Un gravissimo incidente avvenuto su questa struttura ha portato nuovamente alla ribalta le condizioni precarie e i pericoli cui sono esposti i cittadini agrigentini ogni giorno. Nicola, un padre di famiglia di quasi 43 anni, è rimasto gravemente ferito in un sinistro su un ponte che, ormai da oltre 2770 giorni – quasi otto anni – attende una riapertura completa e sicura.
Le autorità avevano garantito che i lavori per la riapertura completa sarebbero terminati entro marzo 2022, successivamente rinviando la data a febbraio 2023. Tuttavia, a oggi il ponte resta percorribile solo su una corsia, in doppio senso di marcia, con tutti i rischi che una simile soluzione provvisoria comporta. Nonostante le reiterate richieste del Codacons e il disagio dei cittadini, né l’amministrazione comunale né provinciale hanno sollecitato l’Anas per una velocizzazione dei lavori, lasciando il viadotto in una situazione di totale abbandono.
Lo scorso luglio, il Codacons aveva già inviato una nota NOTA STAMPA VIADOTTO MORANDI LAVORI ANCORA ALL’ALBA E NESSUNO NE PARLA PIU’ DEL 01.07.2024 alle autorità competenti, denunciando come il viadotto Akragas rappresenti un simbolo di malgoverno e irresponsabilità amministrativa. I fondi per eventi e celebrazioni culturali continuano a essere destinati con leggerezza, mentre questioni urgenti come la sicurezza e la viabilità della città rimangono ignorate. Mentre si stanziano fondi per manifestazioni e celebrazioni, una delle principali arterie di collegamento di Agrigento resta un percorso ad alto rischio per chi la percorre.
“A questo punto, l’unica cosa che possiamo fare è pregare per Nicola,” dichiara Giuseppe Di Rosa, Responsabile Regionale del Dipartimento Trasparenza Enti Locali del Codacons. “Ma quando Agrigento avrà finalmente un’amministrazione che si prenda cura davvero dei suoi ‘figli’ e si impegni a renderla una città normale?”
Il Codacons esorta a un’azione immediata da parte delle autorità locali e regionali, affinché il viadotto Akragas sia completato in tempi rapidi e restituito alla città in condizioni di piena sicurezza. È giunto il momento che la gestione pubblica si assuma le proprie responsabilità e ponga fine a questa situazione di immobilismo, restituendo ai cittadini un’infrastruttura fondamentale per la loro mobilità e qualità della vita.
L’articolo mantiene il richiamo al precedente comunicato del Codacons, l’aggiornamento sulla condizione del viadotto e la denuncia della mancanza di azioni concrete da parte delle amministrazioni locali per garantire la sicurezza dei cittadini di Agrigento.

