La vicenda del CODACONS, diffidato dal Comune di Agrigento per l’installazione di “Totem” durante un SIT-IN in Piazza Pirandello, si inserisce in un quadro di sospetti abusi e contraddizioni nell’amministrazione cittadina. Mentre il Comune si affretta a prendere provvedimenti contro delle semplici strutture informative del CODACONS, riconosciute dalla legge, sembra chiudere un occhio su interventi edilizi pesanti e potenzialmente illegali, come la costruzione di un asilo nella zona tutelata della Villa del Sole.

Il contesto della diffida al CODACONS Giuseppe Di Rosa, Responsabile Regionale del Dipartimento Trasparenza Enti Locali del CODACONS, ha ricevuto una diffida da parte del Comune per l’occupazione senza titolo con “Totem”, cioè banner informativi installati durante un SIT-IN in Piazza Pirandello. Tuttavia, come sottolineato nella risposta ufficiale inviata dal CODACONS al Comune e per conoscenza agli enti competenti, tali banner sono perfettamente legali e rientrano nel diritto di associazione e manifestazione garantito dalle leggi nazionali. La presenza dei banner è stata giustificata come necessaria per informare i partecipanti e i cittadini sull’identità delle associazioni che organizzano il SIT-IN, e pertanto non viola alcun regolamento locale.

Il CODACONS ha anche evidenziato come, paradossalmente, proprio di fronte all’ingresso del Comune fosse installata una struttura di grandi dimensioni (circa 4 metri x 2) con un banner promozionale che pubblicizzava una manifestazione presso il Teatro Pirandello. Questa struttura non ha ricevuto alcuna contestazione, dimostrando una chiara disparità di trattamento da parte dell’amministrazione.

Il caso dell’asilo nella Villa del Sole: un progetto illegale? Mentre il Comune diffida un’installazione legittima del CODACONS, prosegue indisturbato un cantiere edilizio che potrebbe violare numerose norme. Si tratta del progetto per la costruzione di un asilo nella Villa del Sole, un’area vincolata dal punto di vista paesaggistico e storico. Il CODACONS ha presentato un esposto chiedendo il sequestro preventivo del cantiere, sottolineando che il Comune di Agrigento non ha rispettato le normative vigenti per la tutela del patrimonio storico e ambientale.

La zona della Villa del Sole è soggetta a vincoli paesaggistici ai sensi del D.Lgs. 42/2004 e successive modifiche, oltre a essere inserita nel Piano Paesaggistico della Provincia di Agrigento. Secondo le norme vigenti, qualsiasi progetto edilizio in quest’area avrebbe dovuto ottenere il nulla osta della Soprintendenza e rispettare rigorosi criteri di compatibilità paesaggistica. Tuttavia, sembra che questi passaggi siano stati ignorati, aprendo la strada a un possibile caso di abusivismo edilizio.

Le accuse di abuso di potere e la richiesta di giustizia Nella lettera inviata dal CODACONS al Comune e alle autorità competenti, viene chiesto l’intervento della giustizia per bloccare il cantiere e verificare la legittimità dei lavori in corso. Il Comune, secondo quanto denunciato, sta agendo in complicità con la Soprintendenza e la Polizia Locale per portare avanti un progetto che viola le norme di tutela paesaggistica e il Piano Paesaggistico Regionale, nonostante l’area sia protetta per il suo valore storico e ambientale.

Una gestione amministrativa discutibile L’atteggiamento del Comune appare contraddittorio e ingiustificato: da un lato si applicano con rigore regolamenti locali per limitare l’attività legittima del CODACONS e di altre associazioni durante il SIT-IN; dall’altro, si ignorano le leggi e le normative nazionali e regionali per consentire un cantiere che distrugge un’area storica e vincolata.

Il CODACONS ha ribadito la propria intenzione di proseguire con tutte le azioni legali necessarie per tutelare i propri diritti e quelli dei cittadini, chiedendo un intervento immediato per fermare l’abusivismo edilizio in corso e ristabilire la legalità ad Agrigento.

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