Metti una sera dinanzi una TV. Per esempio la7 e il tg del 18 marzo 2024. Inevitabile l’apertura sulle elezioni russe di Putin ( che veniva dato per morto e sepolto qualche ora dopo l’invasione dell’Ucraina) con le foto della Piazza Rossa che ricorda non solo l’unanimità di Piazza Venezia ma tutte le piazze del mondo delle oligarchie, delle democrature e delle dittature; a seguire le dichiarazioni di Salvini che hanno spaccato la maggioranza e poi i sontuosi suicidi del “campo largo”; il data-room di Milena Gabanelli sui mutui schizzati a 750 euro con gli stipendi mensili alla media di 1200 euro , i profitti stellari delle banche con una foto dove fa capolino la premier Meloni ( che sembra dire “che ci volemo fa”), le tabelle dei dati elettorali coi saliscendi dei più e dei meno decimali; poi il presidente Mattarella che depone corone di fiori per i nostri disastri sempre annunciati e mai risolti; infine l’episodio di Acerbi dell’Inter che pare abbia rivolto parole razziste a un giocatore del Napoli col risultato di essere messo fuori nazionale dove al suo posto subentra Mancini. Qualche giorno fa dinanzi a un atlante geografico mi sono preso la briga di far scorrere il dito indice sulle varie nazioni europee e mondiali. Tra me riflettevo per una constatazione che certamente sorprenderà anche i lettori. Non riuscivo a trovare un presidente di nazione più degno del nostro Sergio Mattarella. Un presidente che spesso si ritrova a sentire (lui e noi) le dichiarazioni del presidente del consiglio Meloni che a sua volta è costretta a precisare e rincorrere se stessa per gli equivoci che producono le sue frasi soprattutto in un contesto governativo dove si cerca di lavare i panni costituzionali. “ “Un lavatoio che sporca maggiormente i panni”- lo definiva in una nostra intervista il già deputato Calogero Pumilia Mi chiedevo anche se ci meritassimo un presidente così e questa democrazia, anche se fragile, ma da custodire e lottare per difenderla. “Il mondo è impazzito” scriveva uno scienziato in questi giorni e si fa una gran confusione fra clima impazzito e tempo meteorologico, si diffonde il terrore dei migranti ( si lasciano morire in mare e con i nostri elicotteri che gli volteggiano sopra) mentre invece, dati ufficiali alla mano, negli ultimi dieci anni i migranti che sono rimasti nel nostro paese sono 128 mila e gli emigranti italiani soprattutto giovani sono 1 milione e rotti sempre nell’arco di dieci anni. In questi giorni su Sky è iniziata una fiction,”The Regime” e ne avremo per sei puntate. Una miniserie che si svolge tra le pareti di un immaginario palazzo e di un immaginario regime autoritario europeo. I critici lo hanno definito un “piccolo saggio sul grottesco e narra di una potente Cancelliera comandante in capo del regime che si ritrova minacciata da un dissenso interno sempre più forte, consentendo agli sceneggiatori di dare voce a problemi attuali senza scivolare nell’ideologico e nel cronachistico”. Oggi diciotto marzo siamo alla seconda puntata. Deprecabile suggerire il finale di una storia e chissà che la soluzione finale non adombri situazioni da nostra Seconda Repubblica o da Terza repubblica coincidente con una terza guerra mondiale che altri scellerati presidenti di repubblica stanno fagocitando. Buona visione.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante il suo indirizzo di saluto ai Referendari di Tribunale amministrativo regionale e con i Consiglieri di Stato di nuova nomina
(foto di Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica) 








