L’entusiasmo per la Sagra del Mandorlo ad Agrigento è palpabile, ma dietro il sipario degli spettacoli al Teatro Pirandello e al Palacongressi si nasconde una controversia che sta suscitando dibattito e preoccupazione tra i cittadini.

Recentemente, diversi residenti hanno segnalato al Responsabile del Dipartimento Trasparenza Enti Locali del CODACONS regionale, Giuseppe DI ROSA, una pratica discutibile riguardante la vendita dei biglietti per gli spettacoli dei gruppi folkloristici in occasione della Sagra del Mandorlo. Pare infatti che il 50% dei posti migliori sia stato prenotato dall’organizzazione stessa, lasciando molti spettatori a bocca asciutta.

Tuttavia, oltre alle questioni di disponibilità dei posti, si è sollevata una questione ancora più spinosa: il modo in cui vengono gestiti i biglietti omaggio e il loro impatto sui contribuenti. La normativa fiscale vigente stabilisce che solo il 5% della capienza totale dell’evento può essere destinato a biglietti omaggio, al di là dei quali l’organizzatore è tenuto a pagare l’IVA.

Questa disposizione solleva interrogativi importanti sul finanziamento degli spettacoli e sulla trasparenza nell’assegnazione dei biglietti omaggio. Mentre è comprensibile che gli organizzatori possano desiderare di offrire alcuni posti gratuitamente per promuovere l’evento, la gestione e la distribuzione equa di tali biglietti sono fondamentali per garantire l’equità e l’accessibilità per tutti i partecipanti.

Ciò che emerge è una situazione in cui i cittadini che acquistano regolarmente i biglietti potrebbero essere indirettamente coinvolti nel finanziamento dei posti omaggio destinati a favorire amici o personalità politiche. Questo solleva dubbi sulla trasparenza e sull’equità nell’assegnazione dei posti gratuiti.

E’ lo stesso DI ROSA a richiamare al rispetto delle regole del buon amministratore, chi organizza, “In un momento in cui la fiducia nel settore pubblico è essenziale, è importante che gli organizzatori agiscano con la massima trasparenza e responsabilità, assicurando che i fondi pubblici vengano impiegati in modo equo e responsabile, Siamo tutti chiamati a riflettere su questi temi e a chiedere maggiore trasparenza e accountability nell’organizzazione degli eventi pubblici, affinché la cultura e lo spettacolo possano essere accessibili a tutti, senza distinzioni o favoritismi.” 

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