TAORMINA (MESSINA) (ITALPRESS) – “Da Taormina lanciamo un appello definitivo a tutti i movimenti civici e alle forze che hanno partecipate alle elezioni politiche e sono in difficoltà, e sanno che non potranno raccogliere 180 mila firme per le Europee. Lo diciamo a tutti, noi comunque possiamo essere presenti alle Europee ma a queste realtà diciamo di venire con noi perchè se il progetto funzionerà allora funzionerà per tutti. Vogliamo un progetto con dei compagni di viaggio che abbiano i valori, la coerenza e l’obiettivo di cambiare le cose in Europa, Italia, nei palazzi e nei territori”. Ecco il primo punto di partenza”. Lo ha detto Cateno De Luca, all’assemblea nazionale di Sud chiama Nord a Taormina. Così il sindaco di Taormina e leader di ScN ha svelato il progetto del movimento autonomista per l’appuntamento con il voto delle Europee di giugno. De Luca ha confermato che ScN parteciperà alla competizione e ha mostrato il simbolo di Sud chiama Nord, accompagnato anche dalla parola “Libertà” e con cinque cerchi, al momento vuoti che il parlamentare conta di riempire con i nomi di altrettanti movimenti alleati.
“Siamo pronti a condividere il percorso con altri, vediamo se gli interlocutori metteranno da parte l’antagonismo, l’egoismo e la vana gloria ma ci deve essere un elemento che ci faccia stare insieme e il progetto che parte da Taormina si chiama Libertà”, ha detto De Luca a seguito della votazione degli iscritti al movimento sulla linea politica da portare avanti per le Europee. Il 72% ha votato nella consultazione interna a ScN per promuovere un nuovo progetto politico con un simbolo che includa anche altre forze politiche che si oppongono alle attuali politiche nazionali ed europee e che rimettano al centro l’Italia, con il comune denominatore: meno Europa, più Italia, più autonomia e più equità; 22% presentarsi da soli con il simbolo di Sud chiama Nord alle Europee; 1% presentare i candidati di Sud chiama Nord nel collegio Sicilia/Sardegna in una lista di partiti nazionali senza il nostro simbolo (come nel 2019); 2% presentare i candidati in tutti i collegi in una lista di partiti nazionali che non la pensano come ScN sull’Europa e sull’autonomia differenziata; 3% non partecipare alle elezioni europee.
“Noi oggi diamo un segnale di discontinuità politica – ha evidenziato De Luca -. La road map è stata tracciata. Aspettiamo ogni giovedì in sala stampa alla Camera dei Deputati, da qui a marzo, per quattro settimane, i nostri interlocutori con i quali abbiamo parlato e vedremo se si presentano con noi a dire che ci sono anche loro sui principi stabiliti. Noi, in ogni caso, andiamo avanti. La deadline è fissata per il 6 aprile a Roma, data in cui presenteremo le alleanze di questi movimenti con Sud chiama Nord”.
“I sondaggi ci danno all’1%, 1,2% o 1,4% ma se ci vogliono far fuori dalla competizione elettorali un motivo in realtà c’è, non vogliono soggetti fuori dal coro – ha proseguito -. C’è stata una trattativa con Calenda per le Europee e potevamo fare l’accordo, ma lui ha tenuto una linea distante dai nostri principi e Azione in Europa ha votato la Pac insieme agli altri partiti, noi invece difendiamo gli agricoltori. Con Calenda il discorso è chiuso, non potremo mai andare con lui”.