Ama Stokausen e Berio, Pasolini e Rosa Balistreri.SandroSciarratta ha dato il via stasera nel salone-ufficio di Mario Pardo ad una delle sue ricerche e sperimentazioni musicali. Messo da parte l’amato contrabbasso, il musicista agrigentino ha “armeggiato” per circa venti minuti ( o forse è meglio dire “volteggiato” ) con le sue mani su tastiere, computer, lucine multicolori , piccoli monitor, spettri luminosi, componendo una performance di suoni con interazioni tra strumenti acustici e suoni elettronici e con la prospettiva (che si è proposto) di coinvolgere “suono e parola”. Ad ascoltarlo una decina di amici ( tra gli altri l’attore Gaetano Aronica) venuti ad ascoltarlo con interesse tanto da intessere, alla fine, con lui un breve dibattito chiarificatore. Mario Pardo che ne era il mentore, provocatoriamente vuol inserire questo inedito concerto sperimentale in quello che lui chiama “il lunedì del cazzo”, una sorta di esorcismo per un evento che certamente può richiamare una ristretta cerchia di spettatori “avvertiti” e poco “deracinè” consapevoli che Sciarratta vuol mettere in relazione la musica con altri campi del sapere umanistico.