Agrigento 2025: incarico ad Amorosia senza bando pubblico. Report Sicilia solleva il caso
AGRIGENTO – Quale procedura pubblica ha portato alla nomina dell’avv. Pietro Amorosia quale Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (RPCT) della Fondazione Agrigento 2025? È questa la domanda che Report Sicilia rivolge oggi agli enti coinvolti nella gestione della Fondazione, dopo aver analizzato gli atti ufficiali della nomina, avvenuta con Determinazione Presidenziale n.1 del 19 marzo 2025 Atto di nomina RPCT pietro amorosia
La nomina, come si legge nei documenti, è avvenuta su proposta della Fondazione e con il nulla osta del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, che ha messo a disposizione il proprio segretario generale, Amorosia, tramite un contratto di collaborazione esterna della durata di tre anni. Il compenso previsto? € 2.547,82 lordi mensili, finanziato interamente con risorse pubbliche assegnate alla fondazione.
Nessun bando pubblico. Ma lo Statuto lo impone
Il problema? Come evidenzia Report Sicilia, nessun bando pubblico risulta essere stato emesso, in apparente violazione dello Statuto della Fondazione Agrigento 2025, che all’articolo 6 stabilisce l’obbligo di procedura trasparente, pubblica e imparziale per il reclutamento del personale. Non solo: in assenza di una regolamentazione interna, si applica direttamente l’art. 35, comma 3 del D.Lgs. 165/2001, che impone l’utilizzo di avvisi pubblici per incarichi retribuiti con fondi pubblici. AttoCostitutivoeStatutoFondazione
La Fondazione, come evidenziato dall’atto costitutivo e dallo statuto allegato, ha l’obbligo di rendere conto del corretto utilizzo delle risorse pubbliche, non solo nei bilanci ma anche nella gestione del personale e dei collaboratori esterni.
Una nomina tra luci e ombre
Pietro Amorosia non solo è stato nominato RPCT, ma anche sovrintendente alle attività amministrative del personale distaccato dal Libero Consorzio presso la Fondazione. Una doppia funzione, cruciale in un ente pubblico, che richiede requisiti di indipendenza e imparzialità, garantiti solo da selezioni aperte e comparazione di titoli.
E invece, tutto è avvenuto attraverso una semplice richiesta della Fondazione al Libero Consorzio e una determinazione interna, senza alcuna pubblicazione di avviso, comparazione, trasparenza. Questo, nonostante l’incarico sia remunerato con fondi pubblici e abbia durata pluriennale.
Un tema di legalità e fiducia pubblica
In un momento in cui Agrigento vive il suo quarto mese di Capitale Italiana della Cultura 2025, con milioni di euro di fondi statali, regionali e comunali in gioco, la questione della trasparenza e dell’evidenza pubblica non può essere ignorata.
Report Sicilia ritiene urgente un intervento da parte delle autorità competenti, a partire dal Prefetto di Agrigento, affinché si faccia chiarezza su tutte le procedure di selezione della Fondazione. La correttezza procedurale, amministrativa, e la trasparenza nella gestione delle risorse pubbliche sono elementi imprescindibili, soprattutto in un progetto che mira a rappresentare la rinascita culturale del territorio. e che rappresenta l’intera Italia per l’anno 2025.