La crisi economica della consortile Aica è ormai insostenibile. Questo è il grido d’allarme lanciato dal direttore generale Claudio Guarneri, che ha paventato la possibilità di non poter corrispondere gli stipendi nei prossimi mesi. Una situazione che Report Sicilia denuncia da tempo, essendo forse l’unico giornale ad aver scritto del mancato pagamento dello stipendio di dicembre ai lavoratori. In tanti, fino ad oggi, hanno scelto di nascondere la reale situazione economica della consortile, aggravando un quadro già profondamente compromesso.
Una crisi annunciata
“Da almeno due anni la consulta di Aica, composta da Codacons, Agrigento Punto e a Capo, Ethikos APS, ed altre associazioni, ha denunciato problemi gravissimi nella gestione della società,” dichiara Giuseppe Di Rosa, rappresentante del Codacons e membro della consulta. “Abbiamo più volte segnalato il rischio di un collasso economico e amministrativo della consortile, ma siamo stati ignorati. Politica e stampa hanno preferito minimizzare o ignorare i nostri allarmi, contribuendo a ritardare soluzioni strutturali. Ora, purtroppo, i fatti ci stanno dando ragione.”
Mancati stipendi e carenza di liquidità
L’agitazione del personale di Aica è giunta al culmine con il mancato pagamento integrale dello stipendio di novembre, di cui è stato versato solo il 50%. Anche il pagamento del mese di dicembre risulta ancora sospeso, lasciando i dipendenti in una situazione di estrema precarietà. Questa condizione è stata affrontata in un incontro col Prefetto di Agrigento, Salvatore Caccamo, durante il quale sono state discusse possibili soluzioni, tra cui un finanziamento regionale da 10 milioni di euro per risollevare la gestione ordinaria dell’azienda.
Il ruolo della politica e le accuse
La consortile è il risultato di una scelta politica fortemente voluta da sindaci e parlamentari, ma basata su una forma giuridica che, secondo molti, era destinata al fallimento. Il direttore generale Guarneri non ha esitato a sollevare interrogativi sulla gestione della società da parte dei sindaci che compongono l’Assemblea Territoriale Idrica. I debiti accumulati ricadono ora sulle casse comunali, con un peso diretto sui cittadini, aggravando ulteriormente la già fragile situazione economica della provincia agrigentina.
Sicurezza e tutela dei lavoratori
Alla riunione in prefettura, richiesta dai sindacati Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, sono emerse criticità legate non solo alla mancanza di liquidità, ma anche a problemi contrattuali e di sicurezza impiantistica. L’Ispettorato del Lavoro e lo Spresal sono stati incaricati di verificare la situazione, mentre il Prefetto ha assicurato il proprio impegno per sbloccare il finanziamento regionale.
Una gestione fallimentare
La crisi di Aica evidenzia un quadro di mala gestione che non può più essere ignorato. I cittadini e i dipendenti si trovano a pagare il prezzo di anni di scelte politiche discutibili e di mancate riforme strutturali. È necessario un intervento rapido e deciso, che vada oltre i finanziamenti di emergenza, per garantire non solo la sopravvivenza della società, ma anche la continuità dei servizi essenziali.
Allegati e approfondimenti
Per approfondire la situazione e le sue radici, Report Sicilia mette a disposizione i seguenti articoli precedentemente pubblicati:
- Aica in crisi economica ma continua ad assumere sette nuovi ingressi tramite agenzie interinali
- Aica in crisi: stipendi a rischio e accuse ai sindaci dell’ATI per la mancata gestione della società
- La consulta di Aica: ultimo baluardo contro il malaffare nei comuni agrigentini
- Aica: spese eccessive e uso di generatori inquinanti per garantire l’acqua a Fontanelle e alimentare i nuovi uffici
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[Aica: crisi idrica e perdite di bilancio. Una mala gestione che pesa su cittadini e imprese voluta dalla politica di ogni colore che ha amministrato ed amministra la Sicilia e la nostra provincia](https://reportsicilia.it/aica-crisi-idrica-e-perdite-di-bilancio-una-mala-gestione-che-pesa-su-cittadini-e-imprese-voluta dalla-politica-di-ogni-colore-che-ha-amministrato-ed-amministra-la-sicilia-e-la-nostra-provincia/)

