di Gaetano GAZIANO*

Il Commissario Europeo per l’ Ambiente, il lituano Virginijus Sinkevicius,il 5 aprile ha risposto ad una delle tante interrogazioni parlamentari alla Commissione Europea che abbiamo stimolato noi del Movimento contro il rigassificatore: è un’ottima notizia! Riassumo:

Il Commissario Europeo per l’Ambiente, il lituano Virginijus Sinkevičius, rispondendo all’interrogazione parlamentare presentata alla Commissione Europea il 6 febbraio 2024 dai europarlamentari dei Cinque Stelle: Mariangela Danzì,Tiziana Beghin, Laura Ferrara, Sabrina Pignedoli, Mario Furore, ritiene essere necessaria una nuova VIA (valutazione di impatto ambientale) per il rigassificatore di Porto Empedocle, a ridosso della Valle dei Temlpi sito Unesco. 

Un’analoga interrogazione era stata presentata dall’europarlamentare del Pd, Pietro Bartolo, in data 21 febbraio e un’altra ancora dagli europarlamentari verdi, Ignazio Corrao e Rosa D’Amato, in data 6 marzo, tutti sollecitati dal Movimento per la Sostenibilità del Territorio di Agrigento e contro il rigassificatore di Porto Empedocle a ridosso della Valle dei Templi  sito Unesco.

Gli europarlamentari hanno denunciato gli aspetti del progetto che sono in contrasto con la normativa europea e italiana in materia di sicurezza, tutela dell’ambiente e del patrimonio culturale, con la strategia energetica europea e con gli obiettivi del Green Deal. Hanno rilevato, tra l’altro, che:

– Il progetto è obsoleto in quanto è risalente al 2004 e l’autorizzazione è stata data nel 2009 con decreto della Regione Siciliana, decreto scaduto. Nel 2023 la Regione Siciliana ha prorogato tout court l’autorizzazione senza rinnovare tutti i permessi previsti dalla normativa europea e italiana vigente in materia, compresa la Via (valutazione di impatto ambientale) rilasciata dal Ministero Italiano dell’Ambiente con decreto n. 966 del 29.9.2008.

– L’impianto di rigassificazione dovrebbe sorgere vicino al centro abitato di Porto Empedocle una cittadina di 15.000 abitanti (una scuola pubblica materna, l’immobile più vicino: 700 m.)

– L’impianto dovrebbe sorgere a ridosso della Valle dei Templi di Agrigento sito Unesco (nella sua buffer zone) e il gasdotto attraverserebbe il parco archeologico di Agrigento.

– Non è stata rinnovata l’analisi di incidenza del progetto sulle aree protette SIC (siti di interesse comunitario) vicine alla zona del costruendo rigassificatore

– Addirittura l’area marina Protetta di Torre Salsa è stata creata nel 2019 molto tempo dopo che era stata completata la procedura di autorizzazione (2009), quindi l’analisi non è stata mai fatta. 

– Il progetto, se realizzato, potrà essere completato solo tra sei/sette anni in contrasto con la pianificazione energetica europea e gli obiettivi del Green Deal. 

Per questi motivi gli europarlamentari italiani hanno denunciato la violazione della normativa europea vigente (recepita dallo Stato italiano), in particolare:

– Direttiva Europea in materia di tutela del patrimonio culturale (direttiva 2001/42/CE) 

– Direttiva Europea in materia di protezione delle adiacenti aree Natura 2000 (direttiva 92/43/CEE) 

– Direttiva 2012/18/UE (cosiddetta “Seveso III”) sul controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose 

– Normativa Europea sugli aiuti di Stato

Il Commissario Europeo all’Ambiente, nella risposta del 5 aprile, ha rimarcato l’aspetto non attuale della procedura della valutazione ambientale. Ha affermato, tra l’altro, che “Al momento di adottare una decisione in merito alla concessione dell’autorizzazione per un progetto, l’autorità competente si accerta che qualsiasi procedura di valutazione dell’impatto ambientale (VIA) sia ancora attuale”.

La VIA per i rigassificatore di Porto Empedocle è stata adottata dal Ministro dell’Ambiente in concerto con il Ministro ai BB.CC. con decreto del 29.9.2008 n. 966, cioè ben 16 anni fa.  E’ assurdo pensare che possa essere attuale una VIA vecchia di 16 anni quando i cambiamenti ambientali e climatici avvengono continuamente, a volte da un giorno all’altro. 

Questo parere, di cui il governo di Giorgia Meloni e quello di Renato Schifani non potranno non tener conto, alimenta le sperante di chi (enti, associazioni, movimenti e singoli cittadini) da venti anni lottano per evitare l’ignominia e il ludibrio da parte del mondo della Cultura sugli italiani tutti, se si dovesse realizzare l’indecoroso progetto. 

 

Gaetano Gaziano

*(componente del Movimento per la Sostenibilità del Territorio di Agrigento e contro il rigassificatore di Porto Empedocle)

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