A un anno di distanza dalla precedente denuncia, il panorama dell’abbandono ad Agrigento non sembra mutare. Ancora una volta, il CondacOns solleva il velo sull’incuria che avvolge l’area che ospita la croce commemorativa della storica visita di Papa Giovanni Paolo II il 9 maggio 1993. Nonostante sollecitazioni e segnalazioni, nulla è stato fatto per preservare questo luogo di memoria e di rilevanza per la comunità.

Come già nel passato, ci troviamo di fronte a uno scenario deprimente: l’area è lasciata all’abbandono, sporca, priva del rispetto che un simbolo così significativo merita. Questa mancanza di cura non solo offende la memoria del Pontefice, ma nega anche il valore della sua strenua battaglia contro la criminalità organizzata.

Le parole pronunciate da Papa Giovanni Paolo II in quell’epocale discorso risuonano ancora oggi con forza: “Convertitevi. Un giorno verrà il giudizio di Dio”. Questo richiamo alla riflessione sul male della mafia dovrebbe essere ancor più acuto dopo gli ultimi eventi che hanno toccato direttamente il palazzo di città.

La colpa di questa situazione ricade su coloro che hanno il compito e il dovere di gestire e mantenere questi luoghi. Nessuno ha preso sulle proprie spalle questa responsabilità fino a quando la prossima manifestazione del 9 maggio non ha reso inevitabile un intervento.

È inaccettabile dover attendere l’ultimo minuto per garantire almeno una pulizia e manutenzione dignitosa dell’area. La sua conservazione dovrebbe essere una priorità, non una reazione d’emergenza.

Il CondacOns invita le autorità competenti a riflettere sulle parole del Santo Padre e ad assumersi la responsabilità di preservare adeguatamente questo luogo di memoria e di testimonianza contro la mafia. Agrigento merita di più, e la memoria di Papa Giovanni Paolo II merita rispetto e devozione da parte di tutti.

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