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Nel cuore del mese di aprile 2024, mentre Agrigento si trova a fronteggiare una crisi idrica senza precedenti, emerge(finalmente diremmo noi) la voce autorevole dei Consiglieri Comunali e Amministratori del Comune. Con franchezza e determinazione, Francesco Alfano, Simone Gramaglia e Gerlando Piparo quest’ultimo anche Assessore della giunta Miccichè, delineano un percorso chiaro verso una risoluzione concreta e sostenibile della situazione critica che affligge la città.

In un appello pressante rivolto alla Regione Siciliana, i consiglieri evidenziano la necessità impellente di azioni tempestive sia nel breve che nel medio termine. A breve termine, essi propongono l’efficientamento e il potenziamento delle fonti idriche esistenti, quali pozzi e dissalatori, mentre a medio-lungo termine si auspica il rifacimento delle reti idriche, fondamentale per garantire una distribuzione equa e sostenibile dell’acqua.

Tuttavia, di pari passo alla proposta di soluzioni, emerge una dura critica alla gestione passata e presente della questione idrica da parte dell’amministrazione locale. I Consiglieri sottolineano il mancato utilizzo di finanziamenti disponibili per migliorare le reti idriche, rivelando un’inerzia che ha caratterizzato gli ultimi decenni di governance. Tale inerzia si riflette nell’assenza di cantierizzazione dei progetti relativi alle reti idriche agrigentine negli ultimi 45 anni, fatta eccezione per interventi eseguiti in extremis grazie a una gestione commissariale.

La trasparenza e l’efficacia nell’affrontare l’emergenza idrica emergono come pilastri fondamentali su cui costruire una risposta adeguata. Tuttavia, è evidente che il silenzio dell’amministrazione locale anche e sopratutto sulla perdita del finaziamento di ben 49 milioni per il rifacimento della rete idrica cittadina, non solo solleva dubbi sulla sua efficienza, ma ostacola anche la ricerca di soluzioni concrete e condivise.

La collaborazione tra tutti gli attori coinvolti si rivela cruciale per affrontare la crisi in corso. È indispensabile un coinvolgimento attivo dei sindaci proprietari dell’acqua pubblica e un approccio trasparente e condiviso nella gestione delle risorse idriche.

Il futuro di Agrigento è strettamente legato alla capacità di affrontare questa emergenza con responsabilità e pragmatismo. Solo attraverso un impegno concreto e trasparente da parte dell’amministrazione locale sarà possibile garantire un futuro sostenibile per tutti i cittadini. L’appello dei Consiglieri Comunali è chiaro: è tempo di agire, senza ulteriori indugi, per salvaguardare il bene primario di ogni comunità: l’acqua.

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