“Marilyn – Her words” e` un monologo teatrale della durata di circa 1 ora, scritto, diretto e interpretato da Loredana Cannata.

Racconta una delle ultime sere in vita dell’attrice, nell’estate del 1962, in cui, alle sofferenze di una vita, si aggiunsero il tormentato rapporto con il senatore Robert Kennedy e il licenziamento dal suo ultimo e incompiuto film, “Something’s got to give”.

Nella sua camera da letto, sola col suo telefono, i barbiturici e lo champagne, Marilyn riflette su stessa, sulla sua vita, si racconta, si arrabbia, ride, piange, e lo fa rivolgendosi al suo psichiatra, il Dr. Greenson, per il quale incide questa sorta di seduta al registratore come parte integrante della sua terapia, come realmente faceva quando Greenson era fuori citta`.

Il testo e` stato scritto usando solo cio` che Marilyn disse e scrisse di se stessa: interviste, lettere, poesie e stralci della sua incompiuta autobiografia, parole che rivelano la sua anima fragile e sensibile.

Vengono narrati anche aneddoti poco conosciuti della sua breve, tragica e straordinaria vita, come, ad esempio, il fatto che all’inizio del 1961 fu rinchiusa per alcuni giorni in un ospedale psichiatrico.

Nello spettacolo, sono inseriti dei contributi audio/video di alcune delle canzoni più famose di Marilyn, che rendono ancora più drammatica la discrepanza fra la scintillante diva del grande schermo, Marilyn Monroe, e la fragile donna della vita reale, l’eterna orfana Norma Jeane.

Questa messa in scena rende godibile lo spettacolo, dalle note particolarmente intimiste, anche in spazi ampi.

La leggenda di Marilyn non si è mai affievolita, anzi, continua ad affascinare a distanza di molti anni, soprattutto ora che ricorre il 60° anniversario della sua morte e grazie al film “Blonde” prodotto da Netflix e presentato al 79° Festival del cinema di Venezia.

LOREDANA CANNATA

 siciliana originaria della provincia di Ragusa, decide di diventare attrice all’eta` di 7 anni, quando trova una piccola foto di Marilyn e ne rimane folgorata.

Dopo gli studi di arte drammatica e le prime esperienze teatrali, debutta al cinema nel 1999 con il controverso film “La Donna Lupo”, di Aurelio Grimaldi. Seguiranno molti lavori in televisione, come la fortunata serie “Un caso di coscienza”, che la vede protagonista su Rai 1 per ben 5 stagioni accanto a Sebastiano Somma, “Il bello delle donne”, “Provaci ancora prof”, “Finalmente Natale”, “Questo è il mio Paese” e la seguitissima partecipazione a Ballando con le Stelle del 2005.

Oltre che in televisione, lavora in diverse produzioni teatrali e cinematografiche, anche con autori di rilievo.

Comincia la sua collaborazione con F. Ozpetek in “Magnifica presenza”, seguiranno anche “Napoli velata”, “La Dea Fortuna”, la serie tv “Le fate ignoranti” e vari spot televisivi, tra cui la campagna per Trenitalia.

Per Paolo Sorrentino, interpreta il ruolo della moglie di Maradona nell’internazionale “Youth”, che la porta sul red carpet di Cannes, accanto a Michael Caine, Harvey Keitel e Jane Fonda.

Loredana decide di rendere omaggio alla stella che l’ha ispirata e guidata fin da bambina, scrivendo un monologo teatrale a lei dedicato e di cui e` anche interprete e regista: “Marilyn – Her words”, composto solo dalle parole che la diva disse e scrisse di se stessa, un modo per darle voce e far conoscere la sua estrema intelligenza, sensibilita` e vulnerabilita`.

“Marilyn fu l’unica luce in molti periodi bui, la sua storia mi diede forza, ispirazione e consolazione, e continua ancora a farlo. Ho deciso di scrivere un monologo su di lei usando solo le parole che disse e scrisse di se stessa perché volevo prestarle la mia voce per poter raccontare la sua anima più intima e vera, un modo per renderle omaggio e ringraziarla”.

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