In una situazione che desta preoccupazione e indignazione con turni di distribuzione idrica che arrivano a sfiorare i 20 giorni quando invece la classe politica odierna prometteva che dal gennaio 2024 avremmo avuto la distibuzione diretta, l’Osservatorio Agrigentino per i Diritti degli Utenti del Servizio Idrico Integrato solleva un allarme sociale su ciò che definisce “un grande inganno” perpetrato ai danni dei cittadini. Le accuse sono pesanti e le cifre non mentono: le tariffe idriche sono aumentate del 16,90% a partire dal 1 gennaio 2023, un incremento che colpisce pesantemente le tasche dei cittadini, già provati da una difficile situazione economica.
Il finanziamento di 49 milioni per il rifacimento della rete idrica della città di Agrigento è saltato, lasciando molti interrogativi sul futuro della fornitura idrica e sulla qualità dei servizi offerti. Inoltre, l’AICA, istituita con l’intento di migliorare il servizio idrico e ridurre le tariffe, sembra operare esattamente nel senso opposto, con aumenti tariffari esorbitanti e una gestione del servizio che viene messa in discussione.
Ma il vero nodo della questione è la mancanza di trasparenza e di responsabilità da parte delle istituzioni locali, compresi i sindaci, che sembrano aver ignorato le reali esigenze e preoccupazioni dei cittadini. Le domande che si pongono sono molte: i sindaci hanno consapevolmente ingannato i cittadini? Quali misure verranno adottate per proteggere le famiglie meno abbienti dai crescenti costi del servizio idrico? E soprattutto, chi risponderà per questo presunto fallimento nel garantire un servizio pubblico essenziale a costi ragionevoli?
Mentre l’Osservatorio Agrigentino del CODACONS per i Diritti degli Utenti del Servizio Idrico Integrato continua a denunciare questa situazione allarmante, è fondamentale che anche i cittadini si mobilitino e chiedano chiarezza e responsabilità alle istituzioni locali.
Il silenzio e l’indifferenza non sono più accettabili di fronte a un problema che colpisce direttamente la vita quotidiana di tutti.